Frustrazione nel Cane: Capirla, Accoglierla e Trasformarla – Una Guida per Proprietari Consapevoli

Pubblicato il 17 maggio 2025 alle ore 19:46

La frustrazione è una delle emozioni più fraintese nel mondo cinofilo. Spesso la si interpreta come "disobbedienza", "testardaggine" o addirittura "aggressività", ma in realtà è un segnale prezioso: il cane ci sta dicendo qualcosa.

In questo articolo voglio parlarti con il cuore in mano, come se stessi raccontando la mia esperienza a un caro amico che ama profondamente il proprio cane ma a volte si sente sopraffatto. Perché sì, convivere con un cane frustrato può essere difficile, ma è anche un'opportunità straordinaria per crescere insieme.

Cos’è la frustrazione nel cane?

La frustrazione è una risposta emotiva a un bisogno o desiderio non soddisfatto. Nei cani, può emergere quando:

  • Vogliono raggiungere qualcosa e non possono (es. un altro cane, un gioco, un odore);

  • Non comprendono cosa ci si aspetta da loro;

  • Viene impedito loro di esprimere comportamenti naturali (fiutare, scavare, correre);

  • Sono eccessivamente stimolati o, al contrario, cronicamente annoiati.

Questa emozione può manifestarsi in molti modi: abbaio insistente, saltelli, morsi al guinzaglio, agitazione, atteggiamenti distruttivi o addirittura comportamenti auto-diretti come leccarsi ossessivamente.

Il primo passo: riconoscere senza giudicare

È normale sentirsi frustrati di fronte a un cane che “sembra impazzito” per un altro cane che passa o che distrugge il divano. Ma ti invito a fare un respiro e osservare: cosa sta provando davvero il tuo cane?

Riconoscere la frustrazione non significa giustificare tutto, ma comprendere che dietro ogni comportamento c’è un’emozione. Il tuo cane non è “cattivo” o “dominante”, è semplicemente confuso, bloccato o emotivamente in sovraccarico.

Consigli pratici per aiutare il tuo cane

1. Dai voce ai suoi bisogni quotidiani

Molti comportamenti legati alla frustrazione derivano da una vita troppo “stretta” per la mente di un cane. Assicurati che abbia:

  • Passeggiate in libertà (ove possibile), per sfogare l’energia e soddisfare l’olfatto;

  • Opportunità quotidiane di problem solving (giochi interattivi, Kong, cerca cerca);

  • Contesti dove può scegliere e non essere solo esecutore (ad esempio, lasciagli decidere la direzione durante la passeggiata ogni tanto).

2. Allenate insieme la frustrazione positiva

La frustrazione può anche essere educativa… se dosata con empatia. Piccole attività di attesa, autocontrollo e “aspetta il tuo turno” aiutano il cane a sviluppare tolleranza alla frustrazione in un contesto sicuro. Esempi:

  • Chiedi al cane di aspettare qualche secondo prima di ricevere il pasto o un gioco;

  • Giocate insieme a “ce l’ho io, ora tocca a te” con una pallina o una corda;

  • Nascondi un bocconcino sotto un bicchiere e lascia che cerchi una strategia per ottenerlo.

Ricorda: deve essere una sfida, non un’angoscia. Se vedi che il cane si agita troppo, fai un passo indietro.

3. Lavora sulla comunicazione e sulla chiarezza

Molti cani frustrati sono… confusi. Non capiscono cosa vogliamo da loro o cambiamo regole troppo spesso. Prova a essere coerente con le richieste, i premi e gli spazi.

Il cane ha bisogno di una guida, non di un comandante. Insegna con calma, ripetizione, gioco e connessione. Quando il cane si sente capito, anche la frustrazione diminuisce.

4. Evita i conflitti inutili

Se il tuo cane tira per andare verso un altro cane o abbaia davanti a una porta chiusa, la frustrazione aumenterà se continui a trattenere senza proporre alternative. Non reprimere semprereindirizza.

  • Se tira al guinzaglio, usa giochi di attenzione o cambia direzione con voce calma e allegra;

  • Se vuole qualcosa che non può avere, proponi un’attività interessante in cambio.

Quando serve un aiuto esterno ?

Ci sono situazioni in cui la frustrazione diventa cronica o si trasforma in reattività o aggressività. In questi casi, non aspettare che peggiori: chiedi il supporto di un educatore cinofilo o un coach che lavora sulla relazione e sull’ascolto, non solo sulla “correzione” del comportamento.

Concludendo: la frustrazione è un ponte, non un muro

Dietro ogni cane frustrato c’è un’anima che cerca connessione. Se impari a leggere la frustrazione non come un nemico, ma come un messaggio, scoprirai qualcosa di più anche su te stesso.

Perché, a volte, il cane che “non ce la fa”… è lo specchio del nostro stesso bisogno di spazio, ascolto e libertà.

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