Aggressività del Cane: Cos’è Davvero e Perché si Manifesta

Pubblicato il 23 maggio 2025 alle ore 08:00

Parlare di aggressività nel cane suscita spesso paura o pregiudizio. Ma fermiamoci un momento. Cosa c’è davvero dietro un ringhio, uno scatto o un morso?

L’aggressività non è un "difetto di fabbrica", non è una colpa. È una forma di comunicazione. Una richiesta. Un allarme. Un modo che il cane usa per dire: “qualcosa non va”.

Aggressività non è cattiveria

Partiamo da un concetto fondamentale: i cani non sono cattivi. L’aggressività è un comportamento naturale che ha una funzione biologica, cioè quella di proteggere se stessi, il proprio territorio o le risorse.

Anche noi, quando ci sentiamo minacciati, possiamo reagire con aggressività. Il cane fa lo stesso, ma con il suo linguaggio.

Le principali cause dell’aggressività

Paura

La paura è la causa più comune. Il cane si sente in pericolo e, se non può fuggire o nascondersi, può reagire attaccando.Questo succede spesso nei cani che hanno subito traumi, punizioni o esperienze negative, o che non hanno imparato a gestire gli stimoli da piccoli.

Dolore o malessere fisico

Un cane che prova dolore può diventare reattivo, soprattutto se toccato in modo inappropriato. Prima di parlare di “problema comportamentale”, è essenziale escludere un problema medico.

Frustrazione

Un cane trattenuto al guinzaglio davanti a uno stimolo forte (un altro cane, un odore, un gioco) può diventare frustrato e trasformare quell’energia in aggressività. Questo è noto come aggressività da frustrazione.

Protezione delle risorse

Cibo, giocattoli, il proprio umano, perfino lo spazio personale: il cane può difendere ciò che ritiene importante. Questo comportamento si chiama resource guarding, ed è naturale in molte specie.

Mancata socializzazione

Un cane che non ha avuto modo di conoscere altri cani, persone, ambienti e situazioni nei primi mesi di vita può sviluppare reazioni aggressive di difesa.

Emotività disregolata

Proprio come noi, alcuni cani faticano a gestire le proprie emozioni. Se non ricevono strumenti per farlo (come esperienze graduali, routine sicure e contesti di apprendimento positivo), possono reagire in modo esplosivo.

Cosa fare e cose da evitare

Da fare:

Osservare senza giudicare: ogni comportamento ha un motivo.

Rivolgersi a un professionista (meglio se con approccio empatico e basato sul coaching cinofilo).

Offrire contesti in cui il cane possa sentirsi al sicuro.

Lavorare sulla fiducia, non sulla sottomissione.

Da evitare:

Urlare o punire il cane: alimenta la paura e peggiora la situazione.

Esporre il cane a stimoli forti “per fargli fare esperienza” (tecnica dell’esposizione forzata).

Isolarlo: l’aggressività cresce nella solitudine e nella confusione.

L’aggressività è una finestra sul disagio, non un’etichetta. È un messaggio che il cane ci manda quando ha finito le parole.

Ascoltarlo significa iniziare un percorso nuovo, fatto di empatia, comprensione e consapevolezza.

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